Il progredire dell’economia cashless non sta riguardando solo la politica o le abitudini di consumo dei cittadini, sempre più convinti dall’adozione di pagamenti elettronici in luogo delle spese tramite cartamoneta. Di recente, anche Ing ha stabilito di abbandonare il contante in Italia, chiudendo ATM e casse automatiche per concentrarsi esclusivamente sulle attività di consulenza su prodotti e investimenti.
Ing è una delle banche più note in Italia, con oltre 1,3 milioni di clienti e una presenza fisica in tutto il nostro paese. La decisione di dire addio al contante diverrà operativa a partire dal 1 luglio.
Chi vorrà tra i suoi clienti potrà ancora prelevare contanti ma lo potrà fare esclusivamente presso gli sportelli di altri istituti bancari, mentre il versamento degli assegni avverrà a fronte dell’invio della documentazione via posta assicurata alla sede.
La mossa di Ing in Italia rappresenta un unicum nel panorama italiano e di fatto europeo. Anche perché non arriva da una banca a modello misto digitale e fisico.
Dietro la decisione del gruppo olandese c’è la presa d’atto del cambiamento in corso che è stato accelerato dalla pandemia e che vede i contanti in progressiva remissione rispetto ai pagamenti digitali e in particolare via smartphone.
Solo un italiano su tre ha più di un conto bancario frenando l’Open Finance
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