Il decreto legge è stato approvato dalla Camera dei Deputati che ora passa al Senato e dovrà essere convertito in legge entro il 13 agosto. La presiederà Franco Gabrielli. L’Acn, sotto l’alta direzione del Presidente del Consiglio, anche per il tramite dell’autorità delegata, coadiuvato dal Cic-comitato interministeriale per la cybersicurezza, diventa autorità nazionale di cybersecurity: deve assicurare un vero coordinamento delle iniziative. Anche perchè si era arrivati a 26 autorità competenti in materia. Dal punto di vista delle imprese – private e pubbliche – va rilevato uno dei pochi emendamenti proposti e approvati al testo: prevede l’istituzione presso l’Agenzia di un comitato tecnico-scientifico, con funzioni di consulenza e di proposta, composto da personale dell’Acn e «da qualificati rappresentanti dell’industria, degli enti di ricerca, dell’accademia e delle associazioni del settore della sicurezza». Una necessità emersa dalle audizioni degli esperti in commissione, in particolare l’avvocato Stefano Mele, socio e direttore del dipartimento cyber dello studio Gianni&Origoni. Il rapporto accademia-industria-governo è tra gli obiettivi strategici definiti nell’Acn configurata da Gabrielli e ora in dirittura d’arrivo, il regolamento attuativo è già in fase avanzata. Una volta completato l’iter di legge il presidente del Consiglio nominerà il direttore generale – è prevista anche la figura del vicedirettore – della nuova struttura, la sede intanto sarebbe già stata individuata. Un altro profilo già previsto da leggi precedenti ma ora in fase di potenziale rafforzamento è quello della crittografia.
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