La giustizia britannica ha formalmente autorizzato l’estradizione del fondatore di WikiLeaks, Julian Assange negli Stati Uniti che vogliono processarlo per spionaggio, dopo anni di bagarre giudiziarie. La Westminster Magistrates Court di Londra ha formalmente emesso un ordine di estradizione e ora spetta al ministro dell’Interno britannico Priti Patel approvarlo, sebbene gli avvocati difensori possano ancora appellarsi all’Alta Corte.
Coinvolto in una lunga saga legale, il 50enne australiano e’ ricercato dai tribunali americani che vogliono processarlo per la diffusione, dal 2010, di oltre 700mila documenti riservati sulle attivita’ militari e diplomatiche americane, in particolare in Iraq e in Afghanistan. Perseguito in particolare dalla legge contro lo spionaggio, Julian Assange rischia 175 anni di carcere, in un caso denunciato dalle organizzazioni per i diritti umani come un grave attacco alla liberta’ di stampa. Il 14 marzo aveva visto svanire le ultime speranze di evitare l’estradizione, con il rifiuto della Corte Suprema britannica di esaminare il suo ricorso.