di Kevin Pimpinella
In Italia, il supporto del digitale per la sanità è diventato sempre più essenziale negli ultimi anni. Questo è dovuto alla crescente necessità di migliorare l’efficienza del sistema sanitario, ridurre i costi e migliorare l’accesso ai servizi sanitari per i cittadini, mentre molto ruota attorno alla condivisione di dati e informazioni. In Italia, il supporto del digitale per la sanità è diventato sempre più essenziale negli ultimi anni ed è evidente che la trasformazione imposta a tutti i settori dalla pandemia abbia inciso profondamente anche in questo ambito. Ad esempio, il sistema di cartella clinica elettronica consente ai medici di accedere alle informazioni dei pazienti in tempo reale, anche se si trovano in differenti strutture sanitarie. In questo modo, si evita la duplicazione di esami e visite mediche, garantendo una migliore gestione delle risorse.
Parlando invece di tecnologie, i medici possono utilizzare software di intelligenza artificiale per elaborare grandi quantità di dati e ottenere informazioni utili per le diagnosi e i trattamenti. In questo modo, si possono ridurre gli errori medici e migliorare i risultati clinici.
Un altro vantaggio del supporto digitale nella sanità è la possibilità di fornire servizi sanitari a distanza. Questo vale per le banali chiamate video – per la realizzazione delle quali sono necessarie reti infrastrutturali veloci e diffuse – ma anche strumenti più avvenieristici di realtà virtuale o addirittura di metaverso.
Tanti in Italia, sono poi i fascicoli aperti: dalla telemedicina all’interoperabilità dei database informativi, dal fascicolo elettronico alle competenze dei medici e dei servizi amministrativi in tale ambito, senza dimenticare l’importanza di una coerente rete di sicurezza a tutela sia delle infrastrutture sanitarie sia delle informazioni degli assistiti. Entrambi temi di grande importanza di cui dovremo discutere nel panel di oggi.
Proprio nei giorni scorsi, il Consiglio dei ministri ha approvato la delega per le semplificazioni vari ambiti della PA, compreso quello della sanità, che anzi rappresenta il pacchetto più ampio (a partire dalla resa strutturale delle ricette elettroniche). La delega offre poco più di un anno di tempo al governo per attuare una semplificazione a tutto campo delle procedure amministrative.