A seguito dell’accordo di massima sulla global tax raggiunto nei giorni scorsi al G7 di Londra ci eravamo illusi che tutte le big tech avrebbero iniziato a pagare le tasse in maniera più equa, a iniziare dalla più grande di tutte: Amazon. E invece no. Dati contabili spiccioli alla mano, infatti, in assenza di ulteriori accordi e correttivi, proprio Amazon potrebbe essere esentata dalla tassa. Le nuove norme dovrebbero applicarsi infatti alle multinazionali con un margine di profitto superiore al 10%, mentre Amazon ha rea-lizzato nel 2020 «soltanto» utili per 21,3 miliardi di dollari, pari al 5,5% dei 386 miliardi di ricavi. A meno di correttivi, quindi, il gigante di Seattle andrebbe esente sia dall’imposta minima globale del 15% sia dalla tassa-zione Paese per Paese per il 20% dei profitti superiori alia suddetta soglia del 10%.
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