Dopo un attacco hacker che ha colpito il suo fornitore, Westpole, PA Digitale ha annunciato di aver ripristinato la piena funzionalità operativa dei suoi clienti e di aver stabilito nuovi investimenti per migliorare ulteriormente i livelli di sicurezza. L’azienda ha preso misure significative per rafforzare la sua infrastruttura e garantire la protezione dei dati sensibili.
Tra le azioni intraprese, PA Digitale ha aumentato gli investimenti economici per ampliare i livelli di sicurezza di base e ha trasferito i dati in un nuovo data center a Roma. Inoltre, ha intensificato internamente i backup dei dati per garantire una disponibilità immediata e diretta e ha istituito un nuovo coordinamento di cybersecurity di Gruppo.
Una volta completata la verifica delle funzionalità e assicurato un ambiente nuovo e privo di compromissioni, PA Digitale ha riattivato il servizio di conservazione digitale a norma, incluso per il periodo pregresso. L’azienda ha ringraziato le istituzioni a tutti i livelli per la collaborazione e il supporto fornito durante questa vicenda.
Il ripristino ha coinvolto i dati di oltre 1300 clienti pubblici e 300.000 imprese e studi professionali, e PA Digitale ha esteso un particolare ringraziamento a tutti i clienti per la collaborazione operativa che ha consentito tale risultato.
L’Amministratore Delegato di PA Digitale, Renato Trapattoni, ha sottolineato l’importanza della velocità nel recupero delle informazioni e dei database in un contesto geopolitico in cui la cybersicurezza nazionale è una sfida cruciale. Trapattoni ha elogiato l’impegno e la capacità delle persone coinvolte nel ripristino della funzionalità del servizio.
Infine, PA Digitale ha confermato che, secondo le indagini condotte, nessuna esfiltrazione dei dati è avvenuta durante l’attacco hacker, confermando quanto già annunciato da Westpole.